31 dicembre 2015

Procedendo lentamente...la fermentazione thailandese, escursioni montane ed è già finito il 2015.

Ehilá...c' è qualcunooooo..o...oooo...oo ?????
Immagino di no...quando decidi di mollare spesso vieni mollato...é la dura legge della vita purtroppo. Ma mollare a scrivere...no, non ci riuscirei mai.
Comunque se qualcuno se lo fosse chiesto no, non sono morta e non sono scomparsa.
Ci sono, ma assorbita dal quotidiano e dalle mie cose, ho tralasciato di nuovo questo spazio e il web in generale. Blog e YouTube in prima linea e Facebook a seguire...lí entravo giusto per postare qualche articolo interessante, a scopo informativo e divulgativo, per lo piú sulla salute .
In un piccolo riassunto posso annotare che a fine primavera/inizio estate  mi avviavo a dare lo stop a qualche interesse ( come il baratto) che al momento assorbiva troppo tempo sottraendolo ad altre mie passioni.
A maggio ero presissima con la fermentazione e avevo appena finito di fare la mia prima esperienza con un fermento monello, tanto ribelle da straripare. 
Ne avevo letto e non mi ero posta il problema perché in quattro mesi tutti i circa 40 fermenti fatti stavano procedendo egregiamente.
Eh, sì, a quel punto quattro mesi si erano compiuti e qualche fallimento c'é stato perché il primo fermento fatto é andando a nutrire il terreno...Ma il bello dei fermenti è che anche se vanno a male fanno la gioia di qualcuno...sí le piante me ne sono state grate.
Ma tutti gli altri ok sono pura soddisfazione ed emozioni...belle, contrastanti, sorprendenti. Ad oggi ne ho un'ottantina .
Ogni fermento é diverso dall'altro e perfino qualcuno che ho dovuto dividere in due vasetti per mancanza di recipiente adatto, é andato procedendo gemellando, ma quelli che avevo diviso usando due barattoli di materiale diverso, uno vetro e l' altro plastica, fermentano come due cose diverse, con tempi e fasi differenti.
Questo che vedete nella seguente foto è il mio orgoglio, un Fv di rosmarino di Lerici.
Se vi ricordate le foto dei miei scorsi post (clicca qui  
http://lalunadistefylu.blogspot.it/search/label/FV%20fervida ) dove vi postavo foto di varie fasi e   pensate che questa è la fase finale,in cui tutto si dissolve e diventa limpido, capirete che ne vale la pena dedicargli attenzioni. Ci ripagano con un liquido curativo e personalmente fra i tanti benefici il più grande è che mi hanno risolto una tendinite alle braccia per la quale per oltre due anni ho portato fasce elastiche... ho ancora le braccia con i segni a salsiccia nel punto in cui terminavano. La mia ragazzina si è visto annullato tutto il dolore premestruale e mi hanno sanato ferite, ustioni, ematomi, dermatiti in tempi record.
     

Questo un Fv di albicocche...vorace e prolifico di gelatine, curative anch'esse. Qui aveva solo un mese,ad oggi mi fa disperare con l'eccessiva produzione di gelatine che hanno inghiottito quasi tutto il liquido,nonostante abbia già fatto un rabbocco per questo.

Qui di seguito una dermatite scatenata dal sole (a cui per un'acuta e incurabile allergia da anni non posso espormi neanche un solo minuto senza protezione a 50, da marzo a ottobre), era sera e al mattino, in meno di 8 ore non avevo più nulla, quando di solito il rossore e il prurito durano anche oltre 5 giorni.

Questa a seguire è una foto a cui rimarrò affezionata a vita perchè sono stati i primi due prelievi che ho potuto fare... mele golden bio selvatiche e rape rosse di supermercato...che in soli 4 mesi son arrivati a maturazione e in caso eccezionale ho assunto benchè giovani (avevo fiducia in loro) e hanno avuto subito effetti curativi notevoli.


È' troppo bello e interessante la fermentazione ma ancor di piú la sperimentazione che facendoli si vive volenti o nolenti.
I fermenti sono materia viva,ti insegnano a sviluppare il rispetto di cio' che non vedi subito a occhio nudo ma che sviluppandosi ti fa comprendere il miracolo della vita,della nascita delle cose, il rispetto  per i microbi e i batteri che danno vita a tutto, che ci portiamo dentro.Noi siamo fatti di loro e se gli dai fiducia, se li ami ti ami. Capito questo si è sulla via per entrare in una visione delle cose più realistica, pratica, concreta e vera.
Mi vien da ridere quando dopo aver sommariamente spiegato a qualcuno come si fanno,  aggiungo che assumendo fermenti "deve anche crederci" e mi vedo presa per matta, pari a un malato immaginario che assume una medicina placebo. Il deve crederci va inteso come il doverci mettere impegno e non demordere ai primi intoppi, alla prima impressione che fanno inevitabilmente con le loro muffette (benefiche)... ma capisco che devo lasciar perdere perchè troppo spesso ho davanti chi è troppo chiuso nel suo mondo. 
Mi dispiace anche ma ho constatato troppe volte che non ne vale la pena, che è solo spreco di energie.
Se non si è almeno disposti a provare, a capire che oltre la propria realtà esistono mille altre cure e mondi e che noi siamo gli esseri più fortunati perchè abbiamo uno strumento-il nostro corpo- capace di adattarsi al cambiamento, al miglioramento... se non si è disposti a porsi in ascolto di se stessi e si sa solo pigramente consegnare il nostro corpo e cervello a persone a cui interessa solo che si resti materiale per le loro tasche, pazienti passivi...beh, non si acquisterà mai la consapevolezza di nulla, compresa quella di se stessi.
Credo che la vita meriti una cosa: diventare padroni di se stessi prima di passare oltre, prima di lasciare questa Terra. E non bisogna mai dimenticare quel detto per cui i migliori dottori di noi siamo noi stessi.Sì,lo siamo e dobbiamo solo re-imparare ad ascoltare il nostro corpo.

L' estate mi ha portato una bellissima novitá: gite in montagna con la mia amica M., una persona simpaticissima, una forza della natura già di suo, conosciuta grazie al baratto ma poi quanto meno me lo aspettavo l'ho sentita interessata e presto contagiata dalla fermentazione che faccio.
Ho finalmente realizzato uno dei miei piccoli sogni e provato sensazioni ed emozioni fantastiche nelle piccole grandi cose della natura.
Eravamo io, lei,la sua piccola vecchiotta cagnetta, la sua frizzante figliola e a volte son riuscita a coinvolgere anche la mia... miss pigrissima. Poco, ma son felice che di quelle rare giornate potrá serbare un ricordo tutto nostro.
Ho ammirato distese di erbe verso uno strapiombo che dava su cave di marmo,
imparato a riconoscere erbe, raccoglierne a oltre 1000m per fermentarle,


bevuto acqua pura di monti,di cui facevo scorta anche per i fermenti,
mi sono trovata anche sopra le nuvole bellissime poco prima che arrivassero le masse bigie e cariche di pioggia proprio come avevo visto da bimba nel cartone di Heidi.


Respirare aria e odori che credevo dimenticati non ha prezzo... perché ti riporta indietro nei ricordi belli dell' infanzia e della prima adolescenza.

Ho acuito il mio giá intenso senso dell' attenzione, sfidato le mie paure e ho imparato a distaccarmi un po' dalla famiglia, dalle paure altrui e dai conseguenti loro condizionamenti...mi sono avviata verso una vita diversa fatta a misura mia e non piú di altri.




E quando l' estate é passata son tornata al baratto in maniera diversa, forse piú egoista  agli occhi altrui, ma di nuovo mi sono lasciata coinvolgere oltremodo e avuto bisogno di ri-staccare. Cosí approfittando delle feste di Natale sono andata di nuovo in pausa.

In tutto questo mi riaffacciavo ogni tanto al blog ma non trovavo piú la cruna dove infilare il filo perso e riprendere tutto da dove lasciato.
Solo a questo punto , oggi, ultimo giorno di questo 2015 travagliato,che non pareva mai avere termine, mi sono effettivamente messa qui con l' intenzione di trasformare in post questa bozza iniziata e riempita un rigo alla volta in questi ultimi mesi ... fosse anche solo per fissare con me stessa una nota temporale di quello che é stato e finalmente salutare un anno difficile come sono stati tutti gli ultimi da un certo punto in poi. Ma la bufera può impazzare quanto vuole, poi passerà.

L' ultima cosa che mi ha regalato un'altra  piccola soddisfazione é stato riuscire a fare delle palline di Natale tutte mie,
decorandole con avanzi di calze rotte, barattate, stoffe, nastri  e strass e addobbare seppur per la prima volta in notevole ritardo e fare un Albero colorato come lo volevo.





Desideravo anche ingrandire il presepe costruendomi altri pezzi per avere l' anno prossimo tutto pronto. Poco prima di Natale sono riuscita a fare una casetta e un banco di stoffe
e speriamo di riuscire a fare ancora dei pezzi prima di dover richiudere ogni cosa.
Perché io sono una che ama i piccoli e semplici sogni...e so che sono questi che portano a quelli grandi.
Buona fine 2015 e Buon Anno Nuovo a tutti :)


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...